Nell’ambito del progetto NICE – Network for International Circus Excellence, i giovani artisti in formazione a Grugliasco incontreranno Claudio Stellato, artista multidisciplinare nato a Milano, che vive e lavora a Bruxelles, dove dal 2014 è artista associato alle Halles de Schaerbeek.
Dopo una formazione musicale alla scuola civica di jazz di Milano sperimenta il teatro di strada con diversi gruppi. Viaggia e si forma al circo e al teatro in diversi paesi, nel 2001 entra al Lido, Centre des Arts du Cirque di Tolosa. Tra il 2004 e il 2014 balla per diverse compagnie e registi: la Compagnia Kdanse, Olivier Py, Robert Olivan, la Compagnia Arcat, Fré Werbrouck, Karine Pontiès, la Cridacompany e L.O.D ed altre.
Debutta con la sua prima pièce L’Autre nel marzo 2011 al Théâtre des Brigittines a Bruxelles, da quattro anni è in tournée internazionali. Collabora attualmente con la Cridacompany per lo spettacolo Mama/papa carnaval del 2016. Nel dicembre 2015 per la compagnia di Nicanor di Elia, ha curato la regia di Bang! lo spettacolo di promozione del terzo anno all’ESAC Ecole Supérieure des Arts du Cirque.
Claudio Stellato si trova in Italia grazie a Focus Circus, anno dedicato al circo ideato dal Ministero de l’Aide à la Jeunesse, des Maisons de Justice, des Sports et de la Promotion della Regione di Bruxelles-Capitale, che porta sette compagnie belghe – con artisti di richiamo internazionali e giovani talenti – tra settembre e dicembre 2018 in Piemonte e in Emilia Romagna.
Claudio Stellato presenta lo spettacolo La cosa alla Reggia di Venaria. Quattro metri cubi di legna, quattro persone, e quattro asce. I quattro boscaioli in scena tracciano un percorso artistico unico lavorando ancora una volta sulle nozioni di scomparsa e apparizione, superando le frontiere tra corpo umano e materia naturale, rivelando le possibilità di una coreografia del contorsionismo nutrita dalla pratica delle discipline circensi. Di volta in volta e contemporaneamente acrobati, ballerini, performer, attori, mago, artisti figurativi scenografi, i soggetti in scena superano le frontiere del genere nel tentativo organico e sensuale di mescolare l’arte del corpo in movimento ai i materiali naturali.