LA CHUTE
La Chute è il bilancio esistenziale comico, folle e vivace di una donna che ha perso la sua identità e che ne vuole a tutti i costi un’altra. Mentre parla con se stessa alla ricerca dell’equilibrio che possiede, la sua disperazione si rivela tragicamente comica, come solo la follia umana è in grado di raccontare. La sua affannosa ricerca si concentra intorno a una sfera rossa, su cui si lancia con risoluta e intrepida speranza. Non sa più chi è, ma sa per certo di essere la protagonista assoluta del “suo” tempo. Quando il passato ritorna alla memoria, lei si mette alla prova. Cerca di capire dov’è, cosa è successo, chi è stata, come ha potuto dimenticare chi era. Cerca di creare un filo rosso di certezze tra un passato di frammenti insicuri. Cade, si rialza, si fa male, ma non perde mai il coraggio, la sua voce.
La Chute è il disequilibrio di un corpo e l’equilibrio di una sfera. È lucidità e azzardo. In scena, l’acrobata Léa Legrand esprime le sue contraddizioni come essere umano e come donna. Nell’equilibrio incerto dei suoi tentativi infiniti, traspare la vita di tutti i giorni, i rischi da cogliere, ma anche le scelte importanti e i ricordi di ognuno di noi. Il suo messaggio riecheggia verso gli spettatori, destinato a toccare l’intimo di tutti e a renderli partecipi della sua ricerca. Quante volte cadiamo, per poi rialzarci e sentirci meglio, oppure ci lasciamo scivolare nella disperazione, e solo allora troviamo la spinta per sollevarci di nuovo e ricominciare?
Léa Legrand inizia dalla più tenera età a frequentare le discipline sportive più varie, judo, pallamano, nuoto, ma anche danza classica e ginnastica artistica, che contribuiscono a sviluppare il suo linguaggio corporeo e a canalizzare la sua dirompente energia fisica, mentre la sua passione per la lettura arricchisce costantemente il suo immaginario e la aiuta a saziare la propria curiosità. Sono queste le passioni che la conducono al tendone de l’Ecole National de Cirque de Châtellerault, il suo primo contatto con le arti circensi. L’anno successivo integra le discipline di circo al suo programma scolastico al Lycée Marcelin Berthelot di Châtellerault, dove ottiene il diploma. Si specializza poi all’Ecole de Cirque de Bordeaux e alla FLIC Scuola di Circo in acrobatica ed equilibrio su sfera, una disciplina ancora poco indagata nell’ambito del circo contemporaneo.
A Bordeux incontra il fondatore di Kolektiv Lapso Cirk David Diez Mendez, che ritroverà a Torino durante i suoi anni di formazione alla FLIC, mentre David è allievo della Scuola Cirko Vertigo. A Torino incontra anche gli altri membri di Kolektiv Lapso Cirk, Veronica Capozzoli e Tomas Vaclavek, e un anno dopo la conclusione dei suoi studi professionali, si unisce al collettivo con il suo progetto artistico La Chute.
di e con Léa Legrand
produzione Kolektiv Lapso Cirk
durata 30’ work in progress
con il sostegno di Ajuntamento de Sabadell, Fondazione Cirko Vertigo, L’Estruch – Fàbrica de creació de les arts en viu
Spazio di Residenza
Piccolo Teatro Perempruner
e Chapiteau Vertigo di Grugliasco
Date di Residenza
5-25 novembre 2018
Restituzione al pubblico
23 novembre ore 18.00
Parco Culturale Le Serre