Compagnie Cabas, Delia Ceruti, Edo Cirque. Sono le nuove compagnie che presto saranno in residenza in Fondazione Cirko Vertigo, fra Teatro Perempruner e Tls – Teatro Le Serre a Grugliasco.
Le residenze artistiche rientrano nel progetto Casa del Circo Contemporaneo di Grugliasco, uno dei cinque progetti selezionati dalla Regione Piemonte, in accordo con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, per il triennio 2018/2020. La Casa del Circo Contemporaneo, con sede presso il Parco Culturale Le Serre di Grugliasco, Teatro Cafè Muller di Torino ed Ex Confraternita dei Battuti di Vicoforte, mira a favorire lo sviluppo di giovani artisti e compagnie di livello internazionale, tramite la messa a disposizione di spazi, professionalità e luoghi di rappresentazione. Grazie a queste risorse gli artisti nascenti potranno mettere in scena il frutto del proprio lavoro.
La prossima residenza in programma è quella della francese Compagnie Cabas, dal 17 al 27 settembre presso il Teatro Le Serre. La compagnia, diretta da Sophia Perez, sta lavorando allo spettacolo Desiderata, che racconta l’interiorità di sei uomini trasformandola in sostanza che alimenta le loro evoluzioni e il loro modo di gettarsi nel vuoto o verso gli altri nell’aria, servendosi della bascula e della sedia coreane come strumenti. Desiderata reinventa l’arte degli acrobati in scena e la loro tecnica, in modo che i loro corpi risuonino coralmente e creino un “corridoio aereo” in grado di portare la riflessione all’interno.I protagonisti mettono in discussione la loro identità maschile, per arrivare a capire che non esiste una identità maschile e una femminile, né una vera e propria identità culturale: esiste solo un intimo sentire corale. Compagnie Cabas andrà in scena con una restituzione pubblica e gratuita il 26 settembre alle ore 20 presso il Teatro Le Serre.
Per assistere allo spettacolo è necessario prenotare scrivendo una mail a biglietteria@cirkovertigo.com.
In un più ampio contesto di relazione transfrontaliera fra lo spazio di ricerca artistica La Salle Noire di Grenoble con la compagnia Les Barbarins Fourchus e il teatro Cafè Muller di Torino con la compagnia blucinQue, che ha visto presenti gli spettacoli di quest’ultima in programmazione a Grenoble e la creazione di Les Barbarins Fourchus a Torino, si inserisce invece la residenza dei Der Zoologe Von Berlin. In questo contesto di scambio e collaborazione lo spettacolo Look/bushido della compagnia diretta da Caterina Mochi Sismondi sarà presente nella prossima stagione teatrale della Salle Noire.
Il collettivo franco-italo-tedesco Der Zoologe Von Berlin, emanazione del collettivo artistico Barbarins Fourchus, sarà in residenza presso il teatro Cafè Muller dal 22 al 25 settembre, con lo spettacolo System. Il gruppo, che è insieme dal 2008, è formato da Sergio Zamparo, compositore e musicista, Julien Huraux, videomaker, Isabel Oed, attrice, Ivano Larocca, bassista e grafico e Pascal Billot, sassofonista, chitarrista e sound designer. System è un progetto di ricerca legato al concetto di poesia elettrovisuale, al quale prenderà parte anche l’acrobata aereo di blucinQue Alexandre Duarte. In System musica, videoarte, recitazione e, in questa nuova forma, anche l’arte circense si fondono, rafforzando così l’intento di collaborazione e scambio con la Fondazione Cirko Vertigo nato lo scorso anno. System è ricerca musicale che attraversa l’elettronica, il dub e l’hip hop.
Sergio Zamparo crea le composizioni partendo dalle sue basi elettroniche e integrando strumenti acustici fra cui flauto, tastiere analogiche vintage e il basso di Ivano Larocca, che sviluppa il suo suono attraverso una continua sperimentazione con effetti analogici. Isabel Oed utilizza la sua voce in maniera non canonica, ricercando sonorità “maleducate”. Pascal Billot cura la produzione sonora dell’ensemble e arricchisce il risultato attraverso effetti analogici e chitarre sporche. Julien Huraux completa il lavoro dell’ensemble curando l’aspetto visuale attraverso le luci e le videoinstallazioni. Le influenze musicali del gruppo viaggiano attraverso l’elettronica, la musica minimale, il Dub, il Nu Jazz, l’hip hop, la musica classica e contemporanea e quella giapponese. Fra gli autori e i gruppi di riferimenti non si possono non citare Stockhausen, Kraftwerk, Peaches, Brian Eno, Wu-Tang Clan e Ryūichi Sakamoto.
Dopo i Der Zoologe Von Berlin è la volta di Delia Ceruti, che sarà al teatro Perempruner dall’1 all’11 ottobre con il suo traSh. Il lavoro dell’acrobata si ispira agli effetti dannosi della moda usa e getta: la tendenza moderna all’acquisto compulsivo degli abiti, il movimento che si sposta rapidamente dalla passerella al consumatore e infine alla spazzatura. Obiettivo dell’artista è portare alla consapevolezza di un inutile fanatismo estetico, attraverso la creazione e l’esecuzione di un pezzo altamente visivo, metaforico, emotivo e, a tratti, ironico e trash, per l’appunto. Dietro si palesa il tema dello sfruttamento delle persone che lavorano in condizioni disumane, la produzione smodata che genera inquinamento, il loop negativo dello shopping compulsivo che alterna eccitazione a delusione e senso di colpa. Delia, protagonista e ideatrice dello spettacolo, utilizzando la tecnica della sospensione capillare, si librerà in aria utilizzando, come contrappeso, il quantitativo medio di abiti acquistati in un anno da una persona in Europa. Il fast fashion qui prende corpo a tutti gli effetti, acquisisce un volume misurabile e visibile, colpisce lo spettatore che inevitabilmente fa parte di questa industria, che si muove veloce dalla passerella al consumatore e infine alla spazzatura. L’artista ha collaborato, nel corso della carriera, con The Generating Company, il Comitato Olimpico 2012, ha preso parte alla cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi di Londra 2012, ha lavorato con la compagnia inglese Cirque Productions, la canadese Cirque Fantastic e con i No Fit State Circus. Sopra tutte le altre collaborazioni, Delia può vantare di essere stata nella rosa di artisti scelti dal Cirque du Soleil. Fra le ultime produzioni cui ha preso parte, c’è quella di “Cuculand Souvenir” con Roberto Olivan.
Dal 12 al 25 ottobre, sempre al teatro Perempruner, ci saranno gli EDO Cirque con L’estetica dell’orso, di cui è prevista una restituzione pubblica il 24 ottobre. EDO Cirque, compagnia proveniente dalla Francia costituita da Carlo Cerato, Ramiro Erburu e Léon Volet, ricerca in questo progetto artistico un equilibrio tra differenti generi di circo. Ogni momento è costituito da più attrazioni. In questi intervalli di tempo si cambia punto di vista, estetica, scrittura e regola. Ne risulta una performance ibrida, un collage dove il senso (o il non-senso) è rivelato nella composizione circense. Nella loro personale interpretazione delle discipline, gli artisti sviluppano nuove modalità di utilizzo dei corpi, portando in scena ognuno la propria tecnica. I suoni e le musiche che accompagnano lo spettacolo sono composti dal trio, possono essere prodotti in diretta sulla scena o registrati su cassette e trasmessi al momento voluto. Il suono è ibrido, di stile, di genere e d’origine.EDO Cirque è costituito di tre entità riunite in un collettivo: Carlo, giocoliere, è il garante dei dettagli, Léon, acrobata di palo cinese, dell’insieme e Ramiro, specializzato in sospensione capillare, è garante del disordine.
Chiudono l’anno di residenze al Perempruner la Compagnia italiana Duo Memo, in residenza dal 27 al 31 ottobre con lo spettacolo P4, e l’artista croato Vladimir Jezic, dal 10 al 17 novembre con il suo The Serpent of Old, entrambi già presenti in residenza, per la prima parte della loro creazione, durante l’estate.