21:00 e On demand
Solo in teatro Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria
I settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, che ricorrono nel mese di settembre 2021, sono lo spunto per Zibetti per avviare un lavoro di riscoperta della sua Commedia in termini di racconto sonoro e cinematografico. Come il raggio del proiettore, passando attraverso i fotogrammi in movimento di una pellicola, crea sullo schermo delle immagini cinetiche, così la viva costruzione drammaturgica di Dante, “illuminata dal possente faro dell’Empireo da lui concepito – spiega l’attore – restituisce ai nostri sensi un racconto ancora più meraviglioso del cammin di nostra vita, nonché dei molteplici livelli che lo compongono”.
Il primo canto dell’Inferno è quello programmatico, in cui il poeta illustra al lettore la preziosa cornice simbolica in cui sarà incastonato il racconto del suo salvifico viaggio.
Nato negli Stati Uniti, e cresciuto a Torino. Formato artisticamente da una triade eccezionale per il teatro nostrano e internazionale (Giorgio Strehler, Luca Ronconi e Klaus Michael Grüber), debutta sul palcoscenico con “Gli ultimi giorni dell’umanità” (1990) di Luca Ronconi; in seguito lavora anche per il cinema e la televisione. Innumerevoli le serie televisive cui prende parte come attore protagonista o comprimario nel corso della sua carriera, da “Incantesimo 6” a “La Squadra”, da “Le Stagioni del Cuore” a “La Donna della Domenica”, fino ai più recenti “Rocco Schiavone”, “Non Uccidere”, “Immaturi La Serie”. Per il cinema Zibetti è tra gli interpreti principali dei film di Francesco Calogero, Klaus Maria Brandauer, Bernardo Bertolucci, Giacomo Battiato e Dario Argento. Oltre a lavorare come attore, è anche regista teatrale ed è uno dei fondatori di ‘O Zoo Nõ, una cooperativa che unisce danza e teatro.