Paolo Stratta, fondatore e direttore di Fondazione Cirko Vertigo, nel fine settimana appena trascorso ha ricevuto il premio alla carriera in occasione della 34esima edizione del festival Mercantia di Certaldo (FI). Il Chiodo d’Oro è stato consegnato alla presenza del fondatore del festival toscano, Alessandro Gigli, e del sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini. Il riconoscimento è stato conferito per premiare la lunga carriera artistica di Stratta, che lo ha visto protagonista, proprio al festival, sia come attore sia come regista. Sempre a Certaldo Stratta nel 1999 ha presentato il suo libro Una piccola tribù corsara e oggi, in onore di ciò, ha voluto portare con quattro giovani artisti, l’omonimo spettacolo.
Realizzato in onore del maestro artigiano Giancarlo Masini, in arte Beppe Chiodo, il celebre Chiodo d’Oro è stato consegnato a Palazzo Pretorio sabato pomeriggio alla presenza dei fondatori del festival e dei principali artisti e stakeholder della manifestazione.
“Paolo ha avuto un grandissimo percorso di crescita e di approfondimento, da artista singolo fino alla creazione di una compagnia, di una fondazione e di un percorso di formazione unico nell’ambito del circo – ha spiegato il sindaco Giacomo Cucini -. Il senso di crescita, tuttavia, non lo ha mai allontanato dall’affetto per il festival Mercantia di Certaldo, che ha sempre aiutato e sostenuto, condividendone il pensiero più profondo. Il premio che viene dato a Stratta è sicuramente per una carriera di insegnamento e per aver creato una propria scuola di pensiero nell’ambito del circo, ma soprattutto per essere sempre legato alle origini e quindi alla possibilità di crescita di tanti altri artisti”.
“Sono grato a tutti gli amici che sono qui, al sindaco, alla città – ha affermato Paolo Stratta alla consegna del premio -. Da questo festival ho imparato molto e continuo a imparare. Sono venuto una decina di volte qui: ho portato il primo spettacolo degli allievi della scuola di circo 20 anni fa, si intitolava Northern Star, la Stella del Nord, e sono tornato su invito di Alessandro a creare un evento speciale per il festival all’ingresso della funicolare, Le Spose, che si ricorda ancora adesso come evento particolare, tanto che fu replicato anche l’anno successivo. Provo una gratitudine fortissima per questo luogo. Avrei dovuto prendere il Chiodo due anni fa, poi il Covid lo ha impedito. Voglio dedicare questo premio alla passione e all’amore. Alla passione che ho nei confronti della mia famiglia, dei colleghi, del pubblico e di questo lavoro, che è la scintilla che 31 anni fa, da quando feci la mia prima fiammata a Colonia in Germania, non mi ha mai lasciato solo per un istante. Qui ho messo delle radici importanti e sono grato di ricevere questo premio e soprattutto di riceverlo da Alessandro, l’anima che ha tenuto assieme tutto ciò”.