LADEN CLASSE

IL COLLETTIVO

Laden Classe è il nome di una lavatrice. La lavatrice è una metafora della miscela di arti proposte: giocoleria, trapezio aereo, palo cinese, manipolazione di oggetti e corpi, roue cyr, musica dal vivo, portès acrobatico, danza … è così che in questo progetto si mescolano tutte queste discipline. Non sempre quando il bucato viene tirato fuori dalla lavatrice il risultato è come lo si aspettava…a volte ci sono degli imprevisti, ed i capi sono sempre rimescolati in un ordine casuale, irripetibile. Al collettivo piace riferirsi a questo oggetto estremamente concreto,  che tutti conoscono, come allegoria della sua ricerca artistica.

Il gruppo, i cui membri provengono da percorsi differenti, nasce dall’incontro di tre componenti presso la scuola di circo Flic. Al termine del percorso formativo comune presso la scuola si é deciso di iniziare a collaborare e scommettere su una creazione comune, vista la sinergia manifestatasi durante la formazione circense ed i momenti di vita passati insieme. Dopo circa un anno di ricerca il gruppo incontra il quarto elemento che completa la formazione integrandosi nel lavoro giá svolto e arricchendo il materiale creato.

COMPONENTI

Leonardo Cristiani (1987). Giocoliere, clown, performer, acrobata su ruota Cyr. Inizia ad esibirsi come artista di strada a 14 anni. La sua formazione particolare e poliedrica ruota attorno allo studio del corpo e delle sue illimitate capacità espressive. Partecipa negli ultimi 10 anni a differenti progetti formativi nel campo del circo contemporaneo tra i quali: la “FAAAC” in Francia e Polonia e la scuola di circo “FLIC” a Torino. Ha integrato tra il 2008 ed il 2009 il progetto “Jonglorsion”(danza Butoh e giocoleria)  diretta da Jean Daniel Fricker. Lavora con la compagnia “Tau” di Emilia Taurisano (antipodismo), il collettivo “Laden Classe”, e la compagnia di teatro di strada “La Sbrindola”.

Enrico Formaggi (1985). Porteur, giocoliere, equilibrista, performer. Inizia ad interessarsi alle arti circensi nel 2009. Comincia la sua formazione studiando teatro fisico (metodo Grotowsky), giocoleria e clown.  Si iscrive nel 2010 alla scuola Galante Garrone di Bologna dove frequenta il corso propedeutico studiando recitazione e dizione, mimo, danza, acrobatica e yoga. Nel 2012 partecipa a Roma al progetto Circo-Art presso il teatro Tendastrisce avvicinandosi a varie discipline circensi e allo studio delle maschere (direzione artistica Valeria Campo). Dal 2012 al 2014 frequenta la scuola di circo FLIC con specialità portés acrobatico. Dal 2013 lavora con il duo Tandem Flop e dal 2010 propone performance e spettacoli con lo pseudonimo Henri Camembert. Nel 2015 prende parte al progetto Laden Classe.

Lucia Granelli (1991). Acrobata su palo cinese, agile di mano mano, banchina e giochi icariani. Inizia a seguire corsi di ginnastica artistica all’età di 3 anni continuando con l’agonismo fino ai 12. Continua ad approfondire lo studio dell’acrobatica fino ad essere ammessa alla scuola di Cirko Vertigo (2010/12) subito dopo si trasferisce a Bruxelles per continuare i suoi studi specializzandosi sul palo cinese all’ESAC (2012/15). Lavora come agile in Belgio, Olanda e Svizzera fino ad incontrare la compagnia “Laden Classe” che la accoglie per continuare la creazione del primo spettacolo.

Javier Varela Carrera (1987). Artista marziale, acro/danzatore, giocoliere, trapezista, acrobata su ruota Cyr. Inizia nell’anno 2000 lo studio delle arti marziali (particolarmente Taekwondo) sviluppandolo per oltre 15 anni e partecipando a vari campionati mondiali. Nel 2009 inizia la sua esperienza circense lavorando come trapezista per la “Compagnia del Paso” nello spettacolo “Horizonte cuadrado” partecipando ad un tour di tre anni in tutto il mondo. Successivamente continua la sua formazione alla scuola di circo Flic di Torino (2014/2015). Lavora in solo con il suo numero di trapezio e con la compagnia di circo contemporaneo “Laden Classe”.

IL PROGETTO

“193 problemi” è un progetto di creazione su forma biennale (2015-2017) che ha come obiettivo la realizzazione di uno spettacolo di circo contemporaneo della durata complessiva di un’ora. I 193 problemi, a cui il titolo fa riferimento, vanno a comporre una lista che viene consegnata al pubblico all’inizio dello spettacolo e che subito fa entrare lo spettatore nell’universo concettuale che sta accompagnando la creazione. Lo spettacolo si presenta al pubblico come una sorta di esperimento sociale, in cui gli individui selezionati non hanno caratteristiche adatte a creare un progetto comune, ma nel quale, attraverso l’ostinazione, riusciranno comunque a portare avanti l’azione scenica.

Dopo la prima scena, cominceranno ad alternarsi svenimenti, deliri, corpi impossessati dalla musica, situazioni bizzarre e asfissianti che il resto del gruppo cercherà di risolvere. All’accumularsi continuo di problemi e situazioni disastrose andranno a fronteggiarsi altrettante soluzioni, talvolta assurde come la venerazione in scena del cactus, come “unica pianta senza problemi”, come simbolo del collettivo che “prosegue nonostante le difficoltà”.

La lista dei 193 problemi è uno strumento che ispira in maniera ironica il lavoro della compagnia, raccogliendo imprevisti, disavventure,  incidenti,  più o meno gravi, accaduti ai componenti durante i due anni di creazione. I problemi entrano nella scena e ne diventano il motore, in maniera più o meno esplicita, conferendo alle situazioni un colore tragicomico che vuole nel contempo far sorridere e riflettere. “193 problemi” riporta sulla scena le difficoltà del collettivo, che vanno dal banale incastro delle rispettive abitudini, a problematiche molto più influenti, come la carenza di risorse economiche e culturali nel panorama circense soprattutto italiano.

Questo parallelismo porta la compagnia a riferirsi durante la creazione al concetto di “meta teatro” (teatro nel teatro) alternando verità e finzione e lasciando spazio alle fuoriuscite dalla drammaturgia causate da imprevisti, cercando di bucare la parete del pubblico rivolgendovisi direttamente e coinvolgendolo nella lettura dei problemi del gruppo.

Discipline artistiche e linguaggi coinvolti

– Discipline del circo contemporaneo, in particolare portés acrobatique, roue Cyr, manipolazione di oggetti, trapezio aereo, verticali, palo cinese;
– Discipline teatrali, in particolare teatro fisico, improvvisazione e clown;
– Danza contemporanea e acro/danza;
– Musica dal vivo (voce, beatbox, musica elettronica, didjeridoo, flauto traverso, chitarra elettrica…)
– Arti marziali (Taekwondoo, Aikido, Kalaryppaiatu, Katana, Noguchi Taiso)

http://ladenclasse.com/

Compagnia in residenza artistica presso la Casa del Circo Contemporaneo nell’ambito del Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014

Sede di Residenza

Casa del Circo Contemporaneo
Parco Culturale Le Serre