21.00
Living Circus Fonderie Limone, Moncalieri Corso Pastrengo[:en]Fonderie Limone[:fr]Fonderie Limone
info biglietteria
Sabato 10 ottobre alle 21.00 alle Fonderie Limone di Moncalieri (Sala Grande, Via Pastrengo, 88; ingresso libero previa prenotazione obbligatoria al numero 327.7423350. Lo spettacolo è raccomandato per un pubblico di età superiore ai 15 anni) va in scena Aneckxander dell’acrobata e danzatore belga Alexander Vantournhout, diplomato all’ Ecole Supérieure des Arts du Cirque (ESAC) di Bruxelles, seguito, alle 22, nella Sala Piccola delle Fonderie, da Time/ studio per We 273″ della compagnia blucinQue.
ANECKXANDER
ANECKXANDER è un sobrio assolo in un ambiente minimalista per un solo corpo acrobatico. Un soprannome che si attacca alla pelle, una manciata di oggetti accuratamente selezionati e tre variazioni su un brano musicale per pianoforte di Arvo Pärt. Mantenendosi sul sottile confine tra tragedia e commedia, Alexander / Aneckxander riscrive l’autobiografia del proprio corpo che alternativamente diventa soggetto, oggetto o materia. Il risultato è un autoritratto crudo in cui il corpo di volta in volta si espone, si svela, si denuda e tenta di sfuggire agli occhi indiscreti di chi guarda.
“L’idea di questa performance è nata all’improvviso, quando un danzatore mi ha detto che avevo un collo lungo. Io non lo conoscevo. Lui, al contrario, sapeva chi ero e conosceva anche il mio nome. Rideva chiamandomi Aneckxander al posto di Alexander (collo=Neck in inglese) – racconta l’artista Alexander Vantournhout – Mi stupiva il fatto che osasse prendermi in giro senza conoscermi. Questo incidente mi ha spinto a analizzare il mio corpo. Già da molto tempo avevo capito che c’era qualcosa che non funzionava nelle mie proporzioni, ma non ero mai riuscito a identificare il “problema”. Mi sono messo a riflettere sul modo in cui è costruito il mio corpo e indirettamente sulla percezione convenzionale del corpo”. Alexander/ Aneckxander cerca di legarsi all’Altro. Tuttavia sceglie di presentarsi da solo in scena. L’Altro, da allora, è il pubblico. E in particolare il suo sguardo, per cui l’uomo in scena è prima di tutto una fisionomia, una forma, un corpo.
Nella pièce, Alexander/Aneckxander tenta di fuggire dagli sguardi del pubblico, contorcendo il suo corpo in posizioni nuove. Ottiene così una fisicità alienante che rompe con i riferimenti visivi esistenti, e destabilizza lo sguardo dello spettatore. Provocando questa alienazione nello spettatore, Alexander/Aneckxander cerca di superare le caratteristiche fisiche a cui lo sguardo dell’Altro lo riduce.
I soli oggetti utilizzati sulla scena servono a camuffare/correggere le debolezze e sproporzioni d’Alexander/Aneckxander. Ad esempio indossa delle calzature a piattaforma (Buffalo) per camuffare le gambe corte e dei guanti da boxe per proteggere i polsi. Solo che, come spesso avviene con gli artifici, queste “protesi” non fanno altro che accentuare le debolezze che vogliono nascondere. Ne emerge così una biografia tragica del corpo che si concentra su delle situazioni di fragilità e di solitudine come il dolore fisico e l’ossessione (emozioni indipendenti dall’Altro).
Lo spettacolo è stato selezionato e laureato presso la piattaforma europea Circus Next, dispositivo di supporto alla giovane creatività nell’ambito del circo contemporaneo.
Lo spettacolo è raccomandato per un pubblico di età superiore ai 15 anni
Alexander Vantournhout
Nato a Roulers (B) nel 1989, Alexander ha studiato all’Ecole Supérieure des Arts du Cirque (ESAC) di Bruxelles, dove si è specializzato in roue Cyr. Appena diplomato, entra alla scuola di danza di Anne Teresa De Keersmaeker, P.A.R.T.S. (Performing Arts Research and Training Studios).
Successivamente, Alexander ha creato Caprices (2014), uno spettacolo di circo coreografico (solo) dedicato a Salvatore Sciarrino. Don’t run away John (2013), una performance in coppia con Niko Hafkenscheid (musicista di Meg Stuart, Kopergietery, …), e delle improvvisazioni con Harald Austbo (Heimat, Skagen,….). Lo spettacolo ANECKXANDER è lauréat di Circus Next 2014 ed ha vinto il premio del pubblico e di KBC-TAZ young theatre at TAZ (Theater Aan Zee, Oostende).
Parallelamente al proprio lavoro artistico, ha collaborato in veste di attore comico Rolf Alme (fondatore del Norwegian Theatre Academy Fredrickstadt) in A Clockwork Orange Fucking men (2013) ed insegna regolarmente circo e danza, prevalentemente presso ESAC, Danscentrum Jette e ACAPA (Tilburg, NL). E invitato a CARD, Doch (SE), Plesni center, Maribor (SL), Travno Center, Zagreb (HR), CODARTS, Rotterdam (NE),…. In questo momento Alexander sta scrivendo anche un libro sul circo.
Di : Alexander Vantournhout & Bauke Lievens
Con : Alexander Vantournhout
Drammaturgia : Bauke Lievens
Aiuto alla drammaturgia : Dries Douibi, Gerald Kurdian
Regards Extérieurs : Geert Belpaeme, Anneleen Keppens, Lore Missine, Lili M. Rampre, Methinee Wongtrakoon
Technica : Tim Oelbrandt, Rinus Samyn
Musica : Arvo Pärt
Costumi: Nefeli Myrtidi, Anne Vereecke
Fotografie di scena: Bart Grietens
In collaborazione con Bauke Lievens nel quadro del progetto di ricerca Between being and imagining: towards a methodology for artistic research in contemporary circus, finanziato da KASK School of Arts, Gand (BE).
Con il sostengo di CircusNext, dispositivo europeo coordinato da Jeunes Talents Cirque Europe e sostenuto dalla Commissione Europea.
Produzione : NOT STANDING asbl / Beversesteenweg 78, 8800 Roeselare (BE)
Coproduzione : Circus Next, Subsistances, Perplx, Festival novog cirkusa
Residenze : Vooruit (BE), Circuscentrum (BE), Cc De Warande (BE), Humorologie (BE), Centro Cultural Vila Flor (PT), Les Migrateurs (FR), Subtopia (SE), Cc De Spil (BE), La Brèche (FR), Subsistances (FR), STUK (BE)
Con il sostegno di : Province de la Flandre Occidentale, Gouvernement Flamand, CircusNext