The Newspaper man

The Newspaper man

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Alexandre Duarte
17 Ottobre 2020
ore 20:45 in sala presso il Teatro Café Müller
ore 21:00 live streaming su niceplatform.eu

ore 20:45 in sala presso il Teatro Café Müller
ore 21:00 live streaming su niceplatform.eu


Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

The Newspaper Man” nasce nel 2019 come parte di un lavoro autobiografico del suo creatore e interprete, Alexandre Duarte. In scena un alter ego realizzato per mostrare i lati repressi e inconsci dei modelli comportamentali imposti dai media e delle convenzioni della società nella quale viviamo. Dando vita a un’atmosfera completamente immersiva, l’artista mostra il vuoto che c’è dietro il costante bombardamento di informazioni cui tutti siamo sottoposti quotidianamente. The Newspaper Man è una proiezione di tutte le opinioni soggettive, le storie non raccontate, i contenuti reali così come quelli falsi, il consumo compulsivo di notizie, le parole dette e scritte che in realtà non dicono nulla. L’obiettivo dello show è far sì che lo spettatore non si limiti semplicemente a guardare lo spettacolo dall’esterno, ma ci si immerga assieme ad Alex. Tutto ciò viene raggiunto con la fusione di più discipline differenti, tutte portate al loro massimo livello tecnico: danza e arti circensi si mescolano con altri linguaggi artistici al fine di far percepire al pubblico che la contaminazione fra arti diventa a sua volta una forma artistica nuova e unica.

Artista circense, contorsionista e ballerino di origini portoghesi, amante di tutti gli attrezzi aerei, è specializzato nei tessuti aerei. Dotato di una naturale flessibilità, si dedica da sempre all’esplorazione dei propri limiti, partendo dalla ginnastica fino alla danza, che studia alla Ginasiano Dance School di Porto. Il suo personale percorso lo porta al circo, cui si appassiona alla Codarts, scuola di Circo nazionale olandese, dove inizia a coniugare danza, circo e ginnastica. La ricerca lo porta a studiare anche la danza Butoh giapponese. Ad oggi continua a creare spettacoli e a calcare le scene in Italia, Portogallo e nel resto dell’Europa. Dal 2019 fa parte della compagnia blucinQue diretta da Caterina Mochi Sismondi, con la quale ha preso parte allo show “Off Ballad”.

Due ma non due

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Marigia Maggipinto
03 Ottobre 2020
ore 20:45 in sala presso il Teatro Café Müller
ore 21:00 live streaming su niceplatform.eu

ore 20:45 in sala presso il Teatro Café Müller
ore 21:00 live streaming su niceplatform.eu


Solo in teatro
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino
info biglietteria

Percepire i fili invisibili che ci uniscono, vedere un mondo in un granello di sabbia, il paradiso in un fiore di campo, l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora. Il movimento, una donna, il corpo e lo spazio in relazione, attraverso il respiro, il ritmo e la poesia del linguaggio della danza”.

Con queste poetiche parole l’artista Marigia Maggipinto descrive quello che sarà il suo lavoro creato ad hoc per la stagione “Solo in teatro”.

Danzatrice, membro della compagnia del Tanztheater Pina Bausch dal 1989 al 1999, dove danza con Pina in 14 differenti coreografie e partecipa alla creazione di altre sue opere. Lascia la compagnia nel 1999 ma ritorna come ospite successivamente partecipando ai festival del Tanzteather e collaborando nei workshop con la Fondazione Pina Bausch in varie occasioni. Dal 2003 al 2005 insegna nella facoltà dell”American Dance Festival alla Duke University, e inizia a dedicarsi alla creazione e all’insegnamento. Lavora con Emilia Romagna Teatro (ERT) alla realizzazione dello spettacolo diretto da Pippo Delbono, vincitore del premio UBU come miglior spettacolo teatrale italiano del 2011. Oggi conduce masterclass e workshop in Italia e in Europa.

MATCH DI IMPROVVISAZIONE TEATRALE

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TEATROSEQUENZA
1 febbraio 2020 ore 21:00 15 febbraio 2020 ore 21:00 29 febbraio 2020 ore 21:00 14 marzo 2020 ore 21:00 28 marzo 2020 ore 21:00
Teatro Le Serre
Via Tiziano Lanza, 31
Grugliasco (TO)

biglietteria

ingresso intero 15 €
ingresso ridotto 12 €
info biglietteria

Per il nono anno consecutivo, il Match d’Improvvisazione Teatrale al Teatro Le Serre di Grugliasco, nell’ambito della Stagione Teatrale di Fondazione Cirko Vertigo. Il Match è lo spettacolo più rappresentato al mondo … e anche il più divertente! Una sfida tra due squadre d’improvvisatori o, come ci piace chiamarli, giocATTORI. Una gara con regole ferree, falli e punteggi. Un’arena da hockey, un arbitro cattivissimo, e un pubblico a decretare la squadra vincitrice. Uno spettacolo teatrale che ha la veste dello sport e lo spirito della festa. I professionisti di questo show anche quest’anno si sfideranno lungo un calendario di 5 appuntamenti, dando vita a un vero e proprio campionato dell’improvvisazione.

Produzione TEATROSEQUENZA
genere teatro

durata 110'

www.teatrosequenza.it

Kagel, Acustica

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ensemble SMET
11 Marzo 2020
21:00
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 10 €
ingresso ridotto 5 € (esclusivamente per studenti del Conservatorio)
info biglietteria
Spettacolo sospeso per emergenza sanitaria

Acustica è stato scritto “per generatori sonori sperimentali e altoparlanti” ed è uno dei lavori più radicali e spettacolari di Mauricio Kagel, un punto culminante nella sua ricerca, così tipica degli anni Sessanta, di sfuggire alle convenzioni e alle limitazioni del concerto, se non proprio della musica che si era pensata e fatta fino ad allora. Gli strumenti sono tutti inventati, o riciclati, in una maniera che è caratteristica della fantasia umoristica e surreale di Kagel. Agli esecutori si richiede di costruirli, oltre che, naturalmente, di suonarli seguendo una notazione meticolosissima. Unica eccezione è un trombone, mentre una collezione di suoni fissati su nastro (eletttronici ma anche ‘concreti’) si mimetizza e si confonde con i suoni sperimentali prodotti dal vivo.

Kagel ha detto di Acustica: «L’ascoltatore si trova davanti a un organico alquanto inconsueto che, al primo aspetto, non sembra un’estensione della gamma degli strumenti sonori, ma piuttosto un elemento di rottura con la tradizione. Invece questi strumenti testimoniano alcuni tra i tanti punti nel continuo della produzione del suono che sono ancora da scoprire: strumenti come sintomo di tutto quello che finora non è stato esplorato. […] Acustica ha due strati quasi separati: uno è l’esecuzione di un nastro magnetico a quattro piste con processi temporalmente fissati, mentre il secondo risulta dalle azioni di una serie di strumentisti, che possono variare da un’esecuzione all’altra sia nella scelta del materiale musicale che nei modi di interazione.[…] In contrasto al nastro la parte strumentale non è da considerare finita: ho progettato molti altri generatori di suono che vorrei ancora utilizzare in questo pezzo. Provvisoriamente la partitura è scritta su circa 200 schede. L’ordine delle schede e le interazioni non sono fissati, ma vengono elaborati dagli esecutori durante le prove. Ogni azione (spesso con uno svolgimento scenico-musicale abbastanza complesso) è descritta scrupolosamente. La libertà concessa agli esecutori per l’aspetto temporale deve essere compensata da un perfetto controllo del testo e del contesto. Solo così l’esecutore può andare oltre la riproduzione della sua parte per entrare in una collettività di musicisti, che nel loro modo di interpretazione considerano l’ascoltare gli altri come se fossero gli ascoltatori di se stessi».

L’ensemble SMET si è formato attorno alla Scuola di musica elettronica del Conservatorio di Torino per impulso di Stefano Bassanese che vi insegna e la coordina dal 2010. L’ensemble, formato da allievi ed ex-allievi, ha avuto negli ultimi anni l’opportunità di lavorare con diversi compositori e musicisti che sono stati ospitati dalla Scuola: Nicolas Collins, Phill Niblock, Giancarlo Schiaffini, Jean-François Laporte, Michele Lomuto e prossimamente Uri Caine. Hanno al loro attivo diverse realizzazioni di storici lavori della musica del secondo 900 come Transición II di Kagel, Mikrophonie I e Plus-Minus di Stockhausen, Rainforest IV di David Tudor, The Queen of the South e Gentle Fire di Alvin Lucier, e svariati lavori elettroacustici di John Cage e Luigi Nono. La produzione di Acustica qui presentata ha vinto il Premio delle Arti del MIUR per il 2018.
www.smet.torino.it

Cia Soralino – INBOX

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Cia Soralino
16 > 17 Novembre 2019
sabato 16 novembre ore 21:00
domenica 17 novembre ore 16:30


Stagione Teatrale 2019 – 2020
Teatro Le Serre
Via Tiziano Lanza, 31
Grugliasco (TO)

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €
info biglietteria

«Caio Sorana e Clément Malin fanno e disfanno i loro cartoni,
li impilano, giocano all’equilibrio e al disequilibrio.
Traslocatori dell’assurdo e magazzinieri dell’inutile,
raggiungono l’acme nell’arte di convincervi che mai,
l’oggetto dominerà l’uomo» (Paris Quartier d’Eté)

Soralino nasce dall’incontro tra un giocoliere e un equilibrista, Caio Sorana e Clément Malin, che si incontrano a Parigi all’Accademia Fratellini dove nel 2015 decidono di fondare la compagnia, che ha oggi all’attivo tre creazioni presentate circa 200 volte in 10 paesi. Il lavoro della compagnia mira a portare la strada in teatro e il silenzio del teatro in strada.

Il loro duo, sempre intimo e sempre buffo, vede nell’impegno davanti al rischio e all’equilibrio le fondamenta del proprio circo, credendo nella semplicità per far emergere la complessità e l’assurdità del lavoro circense. INBOX, prima creazione della compagnia e vincitore del festival “Ici et Demain” 2015, Parigi e della medaglia di Bronzo al 40° festival del Cirque de Demain 2019, è una trasposizione artistica e “domestica” del mito di Sisifo dove due personaggi in impermeabile, e vestiti con abiti fuori misura, giocano con dei cartoni, lanciandoli e impilandoli sul bordo della catastrofe. Ad oggi è stato presentato 130 volte in Francia, Italia, Spagna, Belgio, Polonia, Svezia, India, Libano, Palestina e Olanda.

Caio Sorana italo-brasiliano, incontra la giocoleria all’età di 15 anni, dopo aver sperimentato vari oggetti scopre le clave, oggetto principale della sua ricerca. Utilizza il corpo come base creativa e l’oggetto come una penna per la scrittura coreografica. Ricerca la fluidità, la sospensione nel suo rapporto al ritmo. Clément Malin è specialista in acrobazie su scala, sua partner privilegiata. Nato da una famiglia di marionettisti, Clément scopre le arti vive in culla. Autodidatta per vari anni si laurea in scienze motorie e entra a l’Académie Fratellini nel 2012 con il fine di allargare il proprio vocabolario artistico. Il suo lavoro sposa l’energia dell’arte di strada, del tendone e si nutre di una pratica teatrale, musicale e corporale.

 

concezione e interpretazione Clément Malin, Caio Sorana
costumi e marionette Mylie Maury Marionnettes Musée Itinérant des Marionnettes du Monde
complice artistica Françoise Lepoix
produzione Soralino
con il sostegno di l’écolieu Jeanot, La Fabrique Affamée, Pogo productions, Musée Itinérant des Marionnettes du Monde.

durata 45'

Carta bianca a Alexander

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Alexander
30 Novembre 2019
21:00

Stagione Teatrale 2019 – 2020
Cafè Müller
Via Sacchi, 18/d
Torino

biglietteria

ingresso intero 15 €
ingresso ridotto 12 €
info biglietteria

Di e con Elio Degrandi

durata 60'

Off Ballad

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blucinQue / Qanat Arte e Spettacolo
14 Febbraio 2020
20:30

Teatro Sanbapolis Trento
info biglietteria

Sette performer si interrogano sulla ineludibile inclinazione al conflitto, tra musica live ed elettronica, teatrodanza e una “pittura” circense di voli aerei e coreografie in un’atmosfera onirica e “sospesa”, sui testi poetici di Pessoa e a partire dal testo di Hillman “Un terribile amore per la guerra”.

Off Ballad è un percorso artistico nato dal progetto Boarding Pass Plus 2018, che ha coinvolto artisti circensi, danzatori, attori, musicisti, in un’opera coreografica di innovazione diretta dalla regista Caterina Mochi Sismondi per Qanat Arte e Spettacolo.

Il progetto prenderà parte alla marcia della Pace di Madrid nell’ottobre 2019.

regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
con Esa Abrate, Alexandre Duarte, Beatrice Farfalli, Antonio Fazio, Selvaggia Mezzapesa, Elisa Mutto, Jonnathan Rodrìguez Angel
luci e fonica Massimo Vesco
rigging Riccardo Padovan

una produzione di Associazione Qanat Arte e Spettacolo
in coproduzione con Fondazione Cirko Vertigo e blucinQue
un progetto realizzato con la collaborazione di Associazione Viartisti Teatro e Associazione Pequeñas Huellas
collaboratori esteri FEDEC (European Federation of Professionnal Circus Schools), Bruxelles; Association Espace Catastrophe, Bruxelles (BE); CRAC-Centre Regional des Arts du Cirque, Lomme-Lille (FR); La Nave Del Espacio, Cadice (ES); Association Arc en Cirque, Chambery (FR)

http://www.beniculturali.itOff Ballad è l’unico vincitore in Piemonte del bando Boarding Pass Plus, finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali

blucinQue – Look/Osservatorio

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blucinQue
21 Marzo 2020
ore 00:00

Salle Noire Grenoble
19, rue des Arts et métiers
info biglietteria

Spettacolo sospeso per emergenza sanitaria

Look/Osservatorio è la seconda sezione di una Trilogia di tre soli, in cui Caterina Mochi Sismondi, regista e coreografa, e la compagnia blucinQue esplorano tre declinazioni del concetto di limite: spaziale, fisico, identitario.  Tre interpreti, scelti in base alla loro storia, in tre quadri, incarnano dimensioni diverse dell’essere umano che si integrano per raccontare la sua natura più profonda: quella, appunto, del limite.

Realizzato con il performer Lukas Vaca Medina, lo studio si incentra sul concetto di limite fisico del corpo. Che cosa rappresenta un limite fisico? Come raccontarlo? Come può questa narrazione “particolare” diventare universale? Queste sono le domande che costruiscono questo lavoro. Il limite fisico è ciò con cui convive tutti i giorni chi ha subito una forma di menomazione, ma la riflessione sul corpo come “barriera” può coinvolgere chiunque. Parlare del corpo è parlare del primo strumento di conoscenza del mondo e di relazione con gli altri che ogni uomo utilizza nel suo essere animale sociale. Il lavoro non vuole essere la restituzione di un’esperienza di vita ma ha l’obiettivo artistico di condensare e universalizzare il concetto negazione di libertà di movimento: il protagonista non è una vittima ma assume l’onere del proprio ostacolo, come un samurai che sfida i propri limiti ed è pronto a lottare per superarli.

Il processo di creazione di Look/Osservatorio si serve degli attrezzi circensi (clave, frusta e trampoli) in chiave simbolica. La scelta degli attrezzi non è casuale così come la scelta degli artisti: gli attrezzi di Luk qui diventano estensioni e sostegni del corpo, ora come impedimenti e limitazioni, ora come strumento di relazione e comunicazione verso l’esterno, ora principio di liberazione, di auto potenziamento, di trasformazione. In particolare lo studio si concentra qui sulla trasfigurazione dell’oggetto scenico nella sua relazione col corpo e la danza, sulla sua trasformazione, diventando ora una parte di esso, un appoggio, un prolungamento, una protesi, ora un’immagine stilizzata (degli arti, delle ossa..). Sul piano del linguaggio, ci interessa l’esplorazione di come dalla coesistenza di discipline e arti differenti possano scaturire differenti punti di vista possibili, possano generarsi voci differenti: così sulla scena, col movimento e la parola del performer dialogano il violoncello di Beatrice Zanin e la produzione sonora dal vivo di Federico Dal Pozzo, le cui “voci” contribuiscono a comporre la struttura drammaturgica, come controcanto o coro dei pensieri e del vissuto di Luk. Lo spazio scenico si configura come installazione in cui un’altra voce è rappresentata dalla luce: essa allarga o restringe il punto di vista, segmenta lo spazio e il corpo, focalizza sul dettaglio o riflette e moltiplica i suoi movimenti o le sue limitazioni, mediante l’utilizzo di specchi e di fasci luminosi.

Caterina Mochi Sismondi si è formata come danzatrice e coreografa, specializzandosi nel teatrodanza. In un percorso di ricerca personale, in equilibrio tra tradizione e sperimentazione, teatro di parola e movimento, ha esplorato diversi settori della creatività contemporanea, guidata da un disegno in cui teatro, danza, musica, letteratura e arti visive si potessero fondere in una profonda e ricca risorsa espressiva. È diventato cruciale legittimare la contaminazione tra discipline, ossia la capacità di guardare oltre l’etichettamento di stile e di genere, per conquistare una dimensione espressiva ibrida e fluida: ha così assimilato il nouveau cirque e le sue risorse espressive al proprio lavoro, come arricchimento ed emblema di questo intento. Nella messa in scena il corpo spiazzato, spezzato e imbarazzato, in bilico, fuori asse e fuori tempo è il cuore della ricerca su voce e movimento. Lukas Vaca Medina nato a Bogotá, in Colombia, ha conosciuto il teatro di strada e il circo all’età di 15 anni e ha deciso di fare dell’arte il suo stile di vita. Si è specializzato nella tecnica della ruota Cyr e nella manipolazione degli oggetti alla scuola di Cirko Vertigo a Torino, in Italia. Successivamente è entrato a far parte del programma artistico presso il Centro di formazione regionale Arc en Cirque di Chambéry, in Francia. Federico Dal Pozzo è sound artist, compositore elettroacustico e musicista. Ha collaborato come esecutore nel “Dadadang_parata per percussioni in movimento”, in importanti festival europei. Diplomato alla Recording Workshop (Chillicothe, Ohio) in Audio Recording and Music Production, ha realizzato la rumoristica del film “Cabaret Crusades_the horros show file”, regia di Wael Shawky. Ha concepito e realizzato un concerto per macchine da cucire al Castello di Rivoli e l’installazione concertata “Adiastenia” (festival Flashback_Sound) concepita su una struttura matematica responsabile della generazione, nel tempo, di una partitura musicale e visiva. Collabora con musicisti e artisti europei tra i quali Frederico Pimpão, Roi Carmeli, Sofía Bertomeu Hojberg, Lorenzo Abattoir. Bea Zanin è una musicista polimorfa e in continuo mutamento. A partire dallo studio classico del violoncello, si è dedicata in seguito all’esplorazione dell’underground, tra le taglienti sonorità dell’industrial e le melodie della musica indipendente. Parallelamente si è dedicata allo studio e alla programmazione di musica elettronica, in particolare in ambito electro, e ha coprodotto il suo primo album, con forti influenze synth-pop ma con la contemporanea presenza del violoncello. Il suo obiettivo è quello di porre in evidenza il contrasto tra analogico e digitale, tra legno e microchip. Su questa linea ha reinterpretato alcuni brani seicenteschi in versione elettronica, mettendo in evidenza le affinità tra il concetto di variazione barocca e la ripetitività della musica house.

 

regia, scrittura coreografica e musicale Caterina Mochi Sismondi
interprete Lukas Vaca Medina
music live e suono Federico Dal Pozzo
violoncello Bea Zanin
light design Massimo Vesco
produzione Qanat Arte e Spettacolo
in coproduzione con Fondazione Cirko Vertigo e blucinQue

durata 50'

www.blucinque.it

CHIEDIMI SE SONO DI TURNO

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Giacomo Poretti
16 Maggio 2020
21:00

Stagione Teatrale 2019 – 2020
Teatro Le Serre
Via Tiziano Lanza, 31
Grugliasco (TO)

biglietteria

ingresso intero 15 €
ingresso ridotto 12 €
info biglietteria
Spettacolo sospeso per emergenza sanitaria

Il protagonista di questo monologo aveva immaginato per sé un avvenire radioso come calciatore, astronauta o avvocato di grido; ma la sorte è a volte sorprendente, talvolta bizzarra, e quasi sempre misteriosa, e così, mentre sta per ricevere il pallone d’oro, aprendo gli occhi si ritrova nelle proprie mani una scopa di saggina.

 

Dopo il successo di Fare un’anima, Poretti torna in teatro con un nuovo monologo che attinge alla sua esperienza personale, per sorridere delle sue memorie di corsia.

Di e con Giacomo Poretti
regia Andrea Chiodi
Produzione AGIDI
genere teatro comico

durata 60'

EXIT

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Creazioni personali dei 15 artisti neodiplomati di Cirko Vertigo con la direzione di Caterina Mochi Sismondi e Luisella Tamietto
09 Maggio 2020
21:00

Stagione Teatrale 2019 – 2020
Teatro Le Serre
Via Tiziano Lanza, 31
Grugliasco (TO)

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €
info biglietteria
Spettacolo sospeso per emergenza sanitaria

Un mosaico delle creazioni individuali di 16 artisti internazionali di Cirko Vertigo, che accettano il rischio e la sfida di mettersi in gioco nel continuo instancabile tentativo di superare i propri limiti, non solo nel lavoro sulle tecniche circensi, ma anche nella ricerca di stimoli sempre nuovi e nella creatività con cui elaborano i propri numeri. Presupposto ne è la comprensione che il palco funge da lente di ingrandimento per sensazioni, impulsi ed emozioni.

Creazioni personali dei 15 artisti neodiplomati di Cirko Vertigo
con la direzione di Caterina Mochi Sismondi e Luisella Tamietto
Produzione Fondazione Cirko Vertigo
genere circo

durata 90'

www.cirkovertigo.com