Laurea triennale equipollente in Dams, polo di alta formazione artistica, centro internazionale di creazione e produzione di circo contemporaneo, attivo da oltre 20 anni in Italia e all'estero.
I muri del Café Müller vibrano di musica barocca ed elettronica!
Domenica 9 Settembre alle ore 17:00 le porte del Café Müller si aprono per una restituzione aperta al pubblico di MYRNINEREST, opera ibrida per soprano, violoncello barocco, elettronica e scenografia luminosa.
Con Lisa Tatin, Anne-Charlotte Dupas e Simona Gallo.
* Work in progress Durata 20 minuti
Myrninerest, che significa “my inner rest”, è il nome con cui Magde Gill – artista dell’Art Brut nata nel 1882 – chiama lo spirito che la accompagna in tutte le sue creazioni. L’idea è di mettere in risonanza la sua opera e la sua vita con opere musicali che spaziano dal barocco al contemporaneo, sviluppando parallelamente una dimensione visiva ispirata al suo universo pittorico. La grafica minuziosa, la ricorrenza del nero e del bianco e la ripetizione all’infinito come un tratto per esistere e per non cedere.
La residenza è realizzata grazie al progetto Casa del Circo Contemporaneo, finanziato dal MIBACT e dalla Regione e Piemonte in attuazione dell’articolo 43 “Residenze” del Decreto Ministeriale n. 332 del 27 luglio 2017.
MYRNINEREST Opera ibrida ispirata alla vita e all’ opera di Madge Gill
(artista dell’ Art Brut)
Per soprano, violoncello barocco, elettronica e scenografia luminosa.
Musica di Henry Purcell, Alejandro Viñao, André Décosterd
Cirko Vertigo, in un’ottica di creare un sempre più sinergico network regionale, da anni ospita in residenza artistica compagnie a Grugliasco, recentemente nella nuova sede di Vicoforte e nei prossimi mesi anche presso gli spazi di Café Müller in via Sacchi 18d a Torino.
All’interno di questo ampio disegno si inseriscono anche le residenze artistiche sostenute dalla Regione Piemonte che rientrano nel Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014 siglato con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Un percorso creativo e performativo che culmina nella restituzione al pubblico di spettacoli che vanno a comporre il programma di Crossing. Attraversamenti di residenze con l’intento ultimo di favorire la mobilità degli artisti e il confronto con il territorio che li ospita.
Dopo gli spettacoli restituiti al pubblico durante il mese di ottobre, la rassegna Crossing. Attraversamenti di Residenze si conclude sabato 23 dicembre alle ore 16.30 al Parco Le Serre con lo spettacolo 193 problemi, esito di un progetto di creazione biennale che ha visto la compagnia Laden Classe impegnata dal 2015 al 2017. I 193 problemi, a cui fa riferimento il titolo, vanno a comporre una lista di avvenimenti assurdi realmente accaduti ai membri della compagnia. I problemi vanno dal banale incastro delle rispettive abitudini a tematiche più influenti e complesse come la disponibilità risorse economiche e culturali nel panorama circense italiano.
di e con Leonardo Cristiani, Enrico Formaggi, Lucia Granelli, Javier Varela Carrera
Discipline artistiche e linguaggi coinvolti
• Discipline del circo contemporaneo, in particolare portés acrobatico, roue Cyr, manipolazione di oggetti, trapezio aereo, verticali, acro staff;
• Discipline teatrali, in particolare teatro fisico, improvvisazione e clown;
• Danza contemporanea e acro/danza;
• Musica dal vivo (voce, beatbox, musica elettronica, live looping, chitarra elettrica…)
• Arti marziali (Taekwondoo)
Crossing. Attraversamento di residenze s’inserisce nel programma di residenze artistiche sostenute dalla Regione Piemonte che rientrano nel Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014 siglato con il MIBACT.
Un percorso creativo e performativo che mira a favorire la mobilità degli artisti e il confronto con il territorio che li ospita e che culmina con la restituzione degli spettacoli al pubblico.
Il primo appuntamento di Crossing, in programma sabato 7 ottobre nello Chipteau Vertigo presso il Parco Culturale Le Serre, è con un doppio spettacolo.
Alle ore 16.30 Degradé, prodotto da Compañía dospuntos, scritto e interpretato da Andrea Paola Martínez e Camilo Jimenez. Un lavoro scritto con linguaggio circense e teatrale che insieme all’utilizzo drammatico dei tessuti e dei loro colori – a rappresentare simbolicamente le storie personali di ciascuno che si sfilacciano per generare nuovi intrecci – si serve anche di incursioni di musica popolare, beat box e poesia.
A seguire lo spettacolo Resonances della compagnia Woven composta dagli artisti irlandesi Ruairí Mooney O’Cumiscáigh, Shane Gilliland e Margot St-Finch. Una composizione di musica, danza, acrobazia e tecniche circensi per far connettere lo spettatore con ogni forma di vita presente sulla terra, con il bene e il male che abita ognuno di noi.
Si prosegue domenica 8 ottobre alle ore 16.30 con Storie di sabbia e carbone della compagnia Ellissi Parallele nata nel 2010 dalla mente e dalla creatività di Alessandra Simone e dell’attrice italo-tunisina Zahira Berrezouga che lavorano sulla contaminazione di generi e linguaggi tra teatro, circo e danza contemporanea. Storie di sabbia e carbone è uno spettacolo sulla diversità, nato da un’attesa: quella di due donne alla stazione. Incontrandosi danno voce alle mogli, alle madri, alle figlie e ai personaggi di una trama complessa che indaga lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
La compagnia ha l’ambizione di rendere onore al proprio nome, che simboleggia l’intera creazione prima di trasformarsi nella formula magica Abracadabra. Nata da una iniziativa indipendente e spontanea di un collettivo di giovani danzatori riunitisi intorno alla figura di Gaëlle Hocquet, la compagnia Abraxas compie i suoi primi passi nel gennaio del 2014. Difende una gestualità coreografica originale, soprattutto delle mani. Dai suoi inizi il lavoro di Abraxas è collettivo, solido, l’equipe permanente è unita e tende a conciliare l’interazione con il pubblico nel corso della creazione dello spettacolo.
La coreografa Gaëlle Hocquet sviluppa le sue ricerche coreografiche mettendo prendendo spunti dalla storia dell’arte al fine di fornire maggior profondità al proprio lavoro. I danzatori hanno beneficiato di esperienze arricchenti, come un soggiorno in Indonesia nell’ambito di scambi culturali, che hanno fornito spunti etnici importanti.
COMPONENTI
Coreografa e autrice – Gaëlle Hocquet
Messa in scena e scrittura – Joanna Bassi
DanzatorI – Gregory Meilhac, Tatiana Chailonick, Oriane Deidda
IL PROGETTO
Il progetto “Clod?” parte dal principio che il danzatore e il clown siano plasmati della stessa materia, con lo stesso significato che sottende tutta l’arte. Etimologicamente “Clod” in inglese, significa zolla di terra, ma anche, rozzo, rustico, zoticone e per estensione Clown. Molte società condividono la creazione di personaggi comici con una maschera di terra, cosa che ha direttamente ispirato il progetto.
Presentato da un monsieur Loyal di circo senza tempo, “Clod?” rintraccia l’inizio del comportamento comico e fa converge diversi miti, a partire da una zolla di terra. La coreografia e la mise en scène incorporano arte plastica, musica, danza, arte del clown per raccontare l’origine del clown e del suo naso rosso, facendo di lui un’identità universale.
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Sede di Residenza
Casa del Circo Contemporaneo
Parco Culturale Le Serre
Laden Classe è il nome di una lavatrice. La lavatrice è una metafora della miscela di arti proposte: giocoleria, trapezio aereo, palo cinese, manipolazione di oggetti e corpi, roue cyr, musica dal vivo, portès acrobatico, danza … è così che in questo progetto si mescolano tutte queste discipline. Non sempre quando il bucato viene tirato fuori dalla lavatrice il risultato è come lo si aspettava…a volte ci sono degli imprevisti, ed i capi sono sempre rimescolati in un ordine casuale, irripetibile. Al collettivo piace riferirsi a questo oggetto estremamente concreto, che tutti conoscono, come allegoria della sua ricerca artistica.
Il gruppo, i cui membri provengono da percorsi differenti, nasce dall’incontro di tre componenti presso la scuola di circo Flic. Al termine del percorso formativo comune presso la scuola si é deciso di iniziare a collaborare e scommettere su una creazione comune, vista la sinergia manifestatasi durante la formazione circense ed i momenti di vita passati insieme. Dopo circa un anno di ricerca il gruppo incontra il quarto elemento che completa la formazione integrandosi nel lavoro giá svolto e arricchendo il materiale creato.
COMPONENTI
Leonardo Cristiani (1987). Giocoliere, clown, performer, acrobata su ruota Cyr. Inizia ad esibirsi come artista di strada a 14 anni. La sua formazione particolare e poliedrica ruota attorno allo studio del corpo e delle sue illimitate capacità espressive. Partecipa negli ultimi 10 anni a differenti progetti formativi nel campo del circo contemporaneo tra i quali: la “FAAAC” in Francia e Polonia e la scuola di circo “FLIC” a Torino. Ha integrato tra il 2008 ed il 2009 il progetto “Jonglorsion”(danza Butoh e giocoleria) diretta da Jean Daniel Fricker. Lavora con la compagnia “Tau” di Emilia Taurisano (antipodismo), il collettivo “Laden Classe”, e la compagnia di teatro di strada “La Sbrindola”.
Enrico Formaggi (1985). Porteur, giocoliere, equilibrista, performer. Inizia ad interessarsi alle arti circensi nel 2009. Comincia la sua formazione studiando teatro fisico (metodo Grotowsky), giocoleria e clown. Si iscrive nel 2010 alla scuola Galante Garrone di Bologna dove frequenta il corso propedeutico studiando recitazione e dizione, mimo, danza, acrobatica e yoga. Nel 2012 partecipa a Roma al progetto Circo-Art presso il teatro Tendastrisce avvicinandosi a varie discipline circensi e allo studio delle maschere (direzione artistica Valeria Campo). Dal 2012 al 2014 frequenta la scuola di circo FLIC con specialità portés acrobatico. Dal 2013 lavora con il duo Tandem Flop e dal 2010 propone performance e spettacoli con lo pseudonimo Henri Camembert. Nel 2015 prende parte al progetto Laden Classe.
Lucia Granelli (1991). Acrobata su palo cinese, agile di mano mano, banchina e giochi icariani. Inizia a seguire corsi di ginnastica artistica all’età di 3 anni continuando con l’agonismo fino ai 12. Continua ad approfondire lo studio dell’acrobatica fino ad essere ammessa alla scuola di Cirko Vertigo (2010/12) subito dopo si trasferisce a Bruxelles per continuare i suoi studi specializzandosi sul palo cinese all’ESAC (2012/15). Lavora come agile in Belgio, Olanda e Svizzera fino ad incontrare la compagnia “Laden Classe” che la accoglie per continuare la creazione del primo spettacolo.
Javier Varela Carrera (1987). Artista marziale, acro/danzatore, giocoliere, trapezista, acrobata su ruota Cyr. Inizia nell’anno 2000 lo studio delle arti marziali (particolarmente Taekwondo) sviluppandolo per oltre 15 anni e partecipando a vari campionati mondiali. Nel 2009 inizia la sua esperienza circense lavorando come trapezista per la “Compagnia del Paso” nello spettacolo “Horizonte cuadrado” partecipando ad un tour di tre anni in tutto il mondo. Successivamente continua la sua formazione alla scuola di circo Flic di Torino (2014/2015). Lavora in solo con il suo numero di trapezio e con la compagnia di circo contemporaneo “Laden Classe”.
IL PROGETTO
“193 problemi” è un progetto di creazione su forma biennale (2015-2017) che ha come obiettivo la realizzazione di uno spettacolo di circo contemporaneo della durata complessiva di un’ora. I 193 problemi, a cui il titolo fa riferimento, vanno a comporre una lista che viene consegnata al pubblico all’inizio dello spettacolo e che subito fa entrare lo spettatore nell’universo concettuale che sta accompagnando la creazione. Lo spettacolo si presenta al pubblico come una sorta di esperimento sociale, in cui gli individui selezionati non hanno caratteristiche adatte a creare un progetto comune, ma nel quale, attraverso l’ostinazione, riusciranno comunque a portare avanti l’azione scenica.
Dopo la prima scena, cominceranno ad alternarsi svenimenti, deliri, corpi impossessati dalla musica, situazioni bizzarre e asfissianti che il resto del gruppo cercherà di risolvere. All’accumularsi continuo di problemi e situazioni disastrose andranno a fronteggiarsi altrettante soluzioni, talvolta assurde come la venerazione in scena del cactus, come “unica pianta senza problemi”, come simbolo del collettivo che “prosegue nonostante le difficoltà”.
La lista dei 193 problemi è uno strumento che ispira in maniera ironica il lavoro della compagnia, raccogliendo imprevisti, disavventure, incidenti, più o meno gravi, accaduti ai componenti durante i due anni di creazione. I problemi entrano nella scena e ne diventano il motore, in maniera più o meno esplicita, conferendo alle situazioni un colore tragicomico che vuole nel contempo far sorridere e riflettere. “193 problemi” riporta sulla scena le difficoltà del collettivo, che vanno dal banale incastro delle rispettive abitudini, a problematiche molto più influenti, come la carenza di risorse economiche e culturali nel panorama circense soprattutto italiano.
Questo parallelismo porta la compagnia a riferirsi durante la creazione al concetto di “meta teatro” (teatro nel teatro) alternando verità e finzione e lasciando spazio alle fuoriuscite dalla drammaturgia causate da imprevisti, cercando di bucare la parete del pubblico rivolgendovisi direttamente e coinvolgendolo nella lettura dei problemi del gruppo.
Discipline artistiche e linguaggi coinvolti
– Discipline del circo contemporaneo, in particolare portés acrobatique, roue Cyr, manipolazione di oggetti, trapezio aereo, verticali, palo cinese;
– Discipline teatrali, in particolare teatro fisico, improvvisazione e clown;
– Danza contemporanea e acro/danza;
– Musica dal vivo (voce, beatbox, musica elettronica, didjeridoo, flauto traverso, chitarra elettrica…)
– Arti marziali (Taekwondoo, Aikido, Kalaryppaiatu, Katana, Noguchi Taiso)
Compagnia in residenza artistica presso la Casa del Circo Contemporaneo nell’ambito del Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014
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Casa del Circo Contemporaneo
Parco Culturale Le Serre
Elisa Mutto e Rio Ballerani si sono conosciuti all’interno della Scuola di Cirko Vertigo, dove si sono diplomati nel 2015. Nei due anni di scuola hanno potuto lavorare in molti spettacoli, creando numeri e collaborando attivamente, spesso in coppia. Alla fine dei due anni, nello spettacolo finale “Exit” hanno realizzato un numero basato sulle loro specialità: cerchio aereo (Elisa Mutto) e tessuto aereo (Rio Ballerani). Le due esibizioni erano collegate da una piccola storia divertente, della durata di 15 minuti, che amalgamava e valorizzava il lavoro dei singoli.
Hanno deciso poi di riprendere in mano il lavoro del 2016, apportando però modifiche stimolate dal confronto e dalla collaborazione con tecnici e registi esterni e dalla principale regia di Luisella Tamietto al fine di creare uno spettacolo da poter proporre in festival all’aperto o in teatri e piccoli chapiteau.
IL PROGETTO DI SPETTACOLO
Tra discipline aeree come cerchio, tessuto, trapezio doppio e mano a mano, “Risa e Rien” raccontano la storia di due personaggi: una “Pin up” e il classico ragazzo tutto giacca di pelle, innamorato di se stesso e della sua vespa 50special.
I personaggi non si conoscono, ma si incontrano casualmente. La pin up, vedendo il ragazzo, fa di tutto per attirare la sua attenzione ma lui, troppo innamorato della vespa e di se stesso, non la degna di uno sguardo.
Lei, arrabbiata per essere così palesemente ignorata, finge un sensazionale svenimento tale da poter attirare l’attenzione del ragazzo su di sé. Questi, preso dallo spavento, prova in tutte le maniere a rianimarla, ma quando si rende conto di essere stato preso in giro decide di dimostrarle di che pasta è fatto mostrando tutte le sue abilità. La pin up, stufa dei modi egocentrici del giovane, prende la sua vespa e scappa.
La storia è in sé semplice, ma si presta a varie letture ed è molto attuale: vuol mettere in luce l’incontro-scontro tra due personalità ognuna delle quali è alla ricerca dell’affermazione di sé. È tipico dell’età giovanile voler confrontarsi col mondo reale, mettendo alla prova le proprie abilità, la propria capacità di seduzione sull’altro sesso, ma anche la propria fragilità simboleggiata dalla vespa, oggetto su cui i protagonisti focalizzano la loro attenzione sia per sentirsi realizzati (il ragazzo) sia per punire l’indifferenza nei propri confronti (la ragazza).
Compagnia in residenza artistica presso la Casa del Circo Contemporaneo nell’ambito del Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014
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Parco Culturale Le Serre
Maurizio Andruetto, fotografo di scena per eventi di spettacolo dal vivo, sport e concerti, collaboratore storico di Cirko Vertigo, ha realizzato un bel servizio fotografico nel corso delle due serate di Crossing, la vetrina delle residenze che ha visto protagoniste le compagnie Veronica Capozzoli, Lea Legrande, David & Thomas, Cie Dos Mundos al-Arte, la compagnia Flippo Malerba e Clara Storti e Davide Baldassarri.
Progetto di residenza artistica “Casa del Circo Contemporaneo” Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014
Franco Rodi, fotografo di scena per eventi di spettacolo dal vivo e concerti, ha realizzato un bel servizio fotografico nel corso della prima giornata di Crossing del 18 novembre che ha visto protagoniste le compagnie Veronica Capozzoli, Lea Legrande e David & Thomas.
Progetto di residenza artistica “Casa del Circo Contemporaneo” Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014
RESIDENZE Casa del Circo Contemporaneo, GrugliascoVia Tiziano Lanza, 31
info biglietteria
La Casa del Circo Contemporaneo di Grugliasco è uno dei cinque centri di residenza artistica selezionati dalla Regione Piemonte in base all’accordo di programma triennale siglato con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Nella seconda annualità il progetto accoglie in residenza quattro giovani compagnie che, accompagnate da tutor di prestigio internazionale, hanno sviluppato la propria ricerca artistica, confrontandosi con la comunità di professionisti del circo contemporaneo locale e internazionale.
La Casa del Circo Contemporaneo è uno spazio polivalente all’interno del Parco Culturale Le Serre che mette a disposizione degli artisti in residenza spazi per la creazione, l’allestimento e l’approfondimento del lavoro di ricerca, in stretta collaborazione con i soggetti culturali presenti sul territorio.
Le compagnie accolte in residenza presso la Casa del Circo Contemporaneo nella seconda annualità, sono David & Tomas, Clara Storti e Filippo Malerba, Veronica Capozzoli eDavide Baldassarri.
Venerdì 18 e Sabato 19 novembre le compagnie residenti proporranno negli spazi della Casa del Circo Contemporaneo (presso lo Chalet Allemand, lo Studio di Creazione e lo Chapiteau Vertigo) gli esiti del percorso di sostegno alla creazione insieme ai lavori di artisti emergenti under 35 riuniti in un unico cartellone denominato Crossing. Oltre ai lavori delle quattro compagnie residenti, infatti, la vetrina ospita l’artista francese Léa Légrand impegnata in una pièce (intitolata La Chute) imperniata sulla disciplina della sfera d’equilibrio. E la compagnia franco-colombiana Cie Dos Mundos al-Arte composta da Jonathan Hernández, William Orduz e Céline Bulteau e che in “Les confinés” porta in scene le discipline dell’acrodanse, dell’acrobatica a terra e mano-a-mano, della giocoleria, della manipolazione di oggetti e dell’equilibrismo al filo teso.
Le compagnie residenti si evidenziano per originalità e creatività e si differenziano per aver privilegiato tecniche e discipline molto diverse. Veronica Capozzoli ha sviluppato un lavoro interpretativo e acrobatico che culmina nella disciplina dell’equilibrio di sedie e palo cinese. La ricerca di David & Tomas si è concentrata sulla ricerca nell’ambito della manipolazione di oggetti dell’equilibrio con oggetti inconsueti. Clara Storti e Filippo Malerba hanno basato la loro ricerca sulla condizione del proprio corpo in sospensione attraverso un lavoro sia a terra che aereo intorno alla disciplina della corda verticale. Davide Baldassarri, versatile artista nel solco della comicità, fonde nella sua nuova creazione i linguaggi della giocoleria (con cappelli e clave), della manipolazione di oggetti, e della creazione di bolle di sapone con attrezzi sempre diversi.
Il 18 novembre dalle 16 alle 17 Clara Storti e Filippo Malerba terranno una conferenza intitolata “Nuove declinazioni del circo nella contemporaneità. Analisi dei principali riferimenti circensi nel panorama europeo e riflessione sull’identificazione del circo in Italia oggi”.
Venerdì 18 novembre ore 20.30, Chapiteau Vertigo Veronica Capozzoli in “11” (Video) Cosa c’è di più solo di una linea? In uno spazio saturo di geometrie severe, di lunghi e alti tubi di ferro, sedie perfettamente quadrangolari e corde tese, incontriamo una figura femminile intrappolata nell’ingranaggio scenico: corde, carrucole, incastri geometrici e ritmi ossessivi la costringono a far proseguire il gioco meccanico in cui vive. 11 è un lavoro sulla verticalità, la geometria e gli ingranaggi ineluttabili del Tempo. Regia Jorge Silvestre Coreografia Iris Muñoz Durata 30 minuti circa Prezzo Unico 3 €
Venerdì 18 novembre ore 21.15, Chalet Allemand Léa Légrand (Francia) in “La Chute” La Chute (la Caduta) è tre personaggi in uno. Disequilibrio fisico ed equilibrio su una sfera si incontrano, con lucidità e rischio. Cadere per il gusto di rialzarsi, scivolare perché si è persa la speranza e arrampicarsi per rimettersi in piedi. Lei ricorda le sue gioie, i suoi dolori, le cadute che l’hanno segnata, alcune più e alcune meno. È una donna determinata ad andare sempre avanti, ogni volta si rialza quasi indenne, anche quando sembra che per lei non ci sia scampo. La Chute è una confessione, una messa a nudo: dopo tutto lei cos’ha da perdere? Non è poi così lontana la fine, no? Durata 15 minuti circa Prezzo Unico 3 €
Venerdì 18 novembre ore 21.45, Chapiteau Vertigo
David & Tomas – “Ovvio” (Video) OVVIO è una creazione dall’approccio giocoso e azzardato, piena di suspense. Manipolazione di oggetti e ricerca continua dell’equilibrio si rincorrono, ma senza il coraggio e lo slancio giusto, si cade. E questo, a volte, può risultare anche molto divertente. Durata 30 minuti circa Prezzo Unico 3 €
SABATO 19 NOVEMBRE
Sabato 19 novembre ore 20.30, Chapiteau Vertigo Cie Dos Mundos al-Arte (Colombia/Francia) – “Les confinés” Luci che nascono nel mezzo della solitudine. Menti imprigionate in se stesse. Libri che gridano la verità. Cuori che danzano alla ricerca dell’armonia e della forza per sopravvivere nel mezzo del nulla. Confinati in un mondo in cui si è e non si è allo stesso tempo. Anche circondato da mille persone puoi arrivare a sentirti solo e fragile, creando così i tuoi propri confini, fino ad imprigionarti. E quando la paura ti isola nelle tenebre è allora che cerchi disperatamente un lume che ti aiuti a sfuggirle. Nel caos tre anime, tre cuori, tre corpi si incontrano nella ricerca della luce che li guidi verso la libertà. Tre scintille solitarie che cercano di unirsi in un’unica fiamma. Nell’oscurità, quanto brilla la tua luce? Durata 40 minuti Prezzo Unico 3 €
Sabato 19 novembre ore 21.15, Studio di Creazione Clara Storti e Filippo Malerba in “Piani in Bilico” Partendo da una solida preparazione circense, l’intento del progetto Piani in bilico è di esplorare lo spazio aereo, intenso come spazio abitabile e accogliente. Come coinquilini, i due performer/personaggi, condividono luoghi e abitudini quotidiane, in uno spazio che si costruisce su fragili coordinate, architettoniche e relazionali, in continuo mutamento. La scena è costituita da una composizione di corde aeree, che caratterizzano l’intero spettacolo e ne determinano lo sviluppo. La casa è il tema fondante: la ricerca di uno spazio da riconoscere e in cui riconoscersi. Si attraversano tante case: si costruisce, si sosta, si abbandona per poi rimettersi in cerca. I luoghi con le loro caratteristiche strutturali condizionano il percorso e la relazione tra i due performer. Cosa significa condividere uno spazio? Cosa succede quando ci si sente troppo stretti? Come si può decidere dove stare se non si vuole rinunciare a nulla? Sguardo esterno Alessandro Maida Durata 40 minuti circa Prezzo Unico 3 €
Sabato 19 novembre ore 22.00, Chapiteau Vertigo Davide Baldassarri in “CiaK… si gira !” Un ladro di fama mondiale si ritrova accidentalmente su un set cinematografico durante le riprese di un film che uscirà sugli schermi di tutto il mondo. Riuscirà a passare inosservato davanti a milioni di spettatori? Non mancheranno colpi di scena ed effetti “speciali”. Uno spettacolo per tutta la famiglia. Sguardo esterno Eric Angelier e Milo Scotton Durata 30 minuti circa Prezzo Unico 3 €
Il progetto di residenza artistica Casa del Circo Contemporaneo è realizzato da Associazione Qanat Arte e Spettacolo – Cirko Vertigo nell’ambito del Progetto Triennale Interregionale 2015/2017 in attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014
HANGAR CREATIVITA' Casa del Circo Contemporaneo, GrugliascoVia Tiziano Lanza, 31
info biglietteria
Mercoledì 2 novembre dalle 17 alle 18 nell’ambito di Hangar Creatività Cirko Vertigo ospita Valeria Dinamo, responsabile del progetto Hangar. Re-inventare il futuro per un incontro rivolto a giovani artisti under 35 in creazione interessati a candidarsi al bando per la realizzazione di produzioni creative.
Cirko Vertigo è antenna di diffusione del proramma Hangar ed ha partecipato alla stesura dei requisiti del bando Hangar Creatività che è rivolto ad artisti singoli o associati e mette a disposizione delle “borse-progetto” per sostenere la realizzazione di produzioni creative (tramite servizi, strutture, risorse umane ed economiche) unitamente ad un servizio di accompagnamento e affiancamento atti a favorire:
lo sviluppo di nuove produzioni creative;
la capacità progettuale in ambito creativo;
l’aumento delle ricadute sociali, culturali, economiche per il bacino di riferimento. Le borse-progetto, unitamente al programma di affiancamento, saranno assegnate a progetti provenienti da uno o più di questi settori:
musica
teatro
danza
circo contemporaneo
video/visual
fotografia
arti plastiche e curatela
La fase di accompagnamento di ciascun progetto artistico avrà una durata massima di 8 mesi.