“La Lucidità della Bilancia” titolo di fantasia a cui ognuno può dare l’interpretazione desiderata. E’ un gioco di parole, è emozione e poesia, è incantesimo che avvolge in tenerissime spire grandi e piccini, da 5 a 100 anni, alternando momenti comici ad attimi di struggente malinconia e dolcezza. È una performance in cui sogno, realtà e fantasia coinvolgono costantemente lo spettatore.
Lo spettacolo parte da un incontro fantastico, sognato e desiderato. L’incontro del clown Augusto e il dialogo impossibile con un grande Maestro. Il Maestro per antonomasia che con i sogni e la fantasia ci ha giocato e ha fatto sognare ognuno di noi, a modo nostro, in tutti i suoi film: Federico Fellini. Il Maestro che il clown
magicamente ritrova e a cui chiede il perché della morte e del funerale del clown nel suo film “Il clown”. Augusto (Clown) non si sente affatto morto e vuole continuare a vivere attraverso i sogni. Ogni notte, galoppando nelle menti di noi adulti per farci ritrovare la fantasia spensierata dell’infanzia, per farci dimenticare per qualche attimo il disagio che ci circonda.
“La Lucidità della Bilancia” sarà un appassionato tributo a questo incontro. Un incontro che regalerà al pubblico l’estasi della favola, tornare bambini e sentirsi parte importante di una magia.
Da qui inizia un viaggio per immagini dei nostri sogni: sulla vita, sull’amore, sulla
pace, sulla paura, sull’allegria, sulla differenza, sulla felicità, sulla melanconia e sulla poesia. Quella poesia che in ognuno di noi vive, sfiorando le corde sottile del nostro cuore facendoci sorridere e sognare, per affermare che il clown è dentro di noi, vivo ed è indispensabile oggi più che mai farlo rivivere e ridere. E’ un viaggio verso l’infanzia e la memoria, quell’infanzia che molte volte ci dimentichiamo di aver attraversato. Un viaggio riconducibile ad un unico “fil rouge”: il sogno, legato a tematiche importanti e che ci toccano da vicino, soprattutto oggi. Avendo anche il coraggio di essere estremi che ci facciano riflettere, che ci facciano sorridere anche amaramente. L’immigrazione, il lavoro, la diversità, la difficoltà di essere oggi persone in questa società, il dover sempre rincorrere qualcosa che non sappiamo bene, sono temi che si possono trattare anche con grande leggerezza e allo stesso tempo profondità.
La compagnia TeatroVillaggioIndipendente è nata nel giugno del 2010, con il nome di Teatrovillaggiofiat, dall’esigenza di dar vita ad un evento teatrale legato al territorio della città di Settimo Torinese ed in particolare al quartiere operaio da cui prese il nome. Si trattava di un evento popolare, che mirava a dare forma scenica alle memorie passate degli abitanti del luogo.
Nel febbraio dell’anno seguente nacque l’esigenza di costituire l’associazione culturale, fondata sul comune interesse culturale e creativo per il teatro.
Da qui l’idea di fare un teatro libero e indipendente, staccato da condizionamenti esterni, infatti, non riceve alcun aiuto economico da enti pubblici, ma si autofinanzia con il ricavato dei propri spettacoli e le risorse dei singoli membri, tranne alcuni lavori che sono stati direttamente commissionati e finanziati dal Comune di Settimo Torinese e Fondazione ECM.
Il punto di partenza del nostro fare teatro, non è la vanità, ma la verità di relazione di comunità dove arte e vita, finzione e realtà si fondono e si confondono, in cui non si è curvi sull’Io predominante e volgare che allontana il vero obbiettivo dell’arte, ma proiettati verso il rapporto diretto con il pubblico come atto d’amore.
Giovani attori provenienti dalle scuole teatrali del territorio si affiancano ad attori di esperienza consolidata e diversa, imparando gli uni dagli altri in una continua contaminazione. L’attore è continuamente stimolato a dimenticare sé stesso per dare vita a personaggi come “trampolino” ovvero come uno strumento che lo aiuti a capire ciò che sta dietro alla maschera riscoprendo l’essenza più intima della propria personalità per poi palesarla e qui, la necessità di una riflessione profonda su di noi e sulla vita.
Teatrovillaggioindipendente
“La Lucidità della Bilancia”
Ovvero l’incontro
Liberamente ispirato ai propri sogni, realtà e fantasia.
Fantasie notturne di Dario Cucco, Bruno Furnari, Massimiliano Giacometti, Claudio Vittone
con Valentina Barcella, Alessandra Camerani, Giuseppe Caradonna, Valentina
Cardinali, Renato Cavallero, Maria Grazia Cerra, Seedy Ceesay, Francesca Giacometti, Miriam Lorefice, Alessandro Negri, Bruno Pantano, Federica Vurchio
scritto e diretto Massimiliano Giacometti
scenografia Yasmin Pochat
costumi Roberta Vacchetta
atmosfere musicali Renato Ravarino
disegno luci Nicola Rosboch
audio Roberto Padoan
organizzazione e assistente regia Stefania De Biasi