Una donna sbronza di botte e bloodymary, un marchettaro in overdose da amminoacidi e un prof di storia sudato e schivo che detesta il suo lavoro. Sotto i riflettori, un solo attore veste e mette a nudo il corpo e le ansie dei personaggi.
Sotto i riflettori, “spegnete la luce” suona come una supplica: i tre protagonisti sono, in un certo senso, fotosensibili, ciascuno di loro non vuole essere troppo esposto. La luce mostra i lividi, gli errori, riflette l’intensità di un desiderio che è al tempo stesso slancio vitale e colpa vergognosa.
Sotto i riflettori, ci sono gli occhi spalancati pronti a rinfacciarci la nostra colpa.
Spegnete la luce.
Un progetto di e con Ivan Ieri
Produzione Associazione Culturale Orme