Sostenere che la competizione non faccia parte della natura umana è arduo, tant’è vero che senza competizione l’umanità stessa non esisterebbe affatto. Siamo sempre impegnati in diverse forme di competizione, dalla lotta per il successo negli studi e nel lavoro, a quella nello sport, a quella in amore…
I vestiti nascondono l’inferiorità di chi li indossa e lo fanno sembrare grande, una meraviglia, mentre invece, di base, non c’è nulla di rimarchevole in lui.
(Mark Twain)
Dodici giovani artisti si muovono nel tentativo di spogliare l’identità di uno per riappropriarsi o cambiare la propria, interpreti di un mix di contemporaneità e classicità, sul filo sottile che divide l’ironia dal dramma. Lo spettacolo è portato in scena dagli allievi del Corso di Formazione Professionale per Artista di Circo Contemporaneo gestito da Forcoop Agenzia Formativa in collaborazione con la Scuola di Cirko Vertig.
Messa in scena Luisella Tamietto
Coreografie Michela Pozzo
Con Giorgia Bastianello, Dario Cerrato, Martina Cocco, Victor De Abreu Oliveira (Brasile), Chandy De Falco, Valentina Giolo, Claudio Guerrero Rodriguez (Spagna), Sebastien Matysiak (Francia), Marta Punsola Pujol (Spagna), Salvatore Sambito, Claire Thevenet (Francia), Lisa Von Kulessa (Germania), Marcel Zuluaga Gomez (Colombia).